Salve a tutti, sono Giordano.
Wind Of Softwing è un progetto che ho ideato a Dicembre 2024.
Il mio obiettivo è utilizzare l'AI prima che l'AI utilizzi me.
Nei miei post social vi spiegherò questo concetto secondo il mio punto di vista, riguardo l'AI e la sua applicazione per la creazione di software, piuttosto che per la sua implementazione in questi ultimi come panorama futuro.
Benvenuti sul mio momentaneo blog.
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3 - Algoritmi o IA integrata?
Come sarà il futuro dell'integrazione dell'IA all'interno dei sistemi già esistenti? Anche in quel caso si tratterà di una sostituzione completa degli algoritmi stand alone oppure di un supporto a questi ultimi?
Gli algoritmi stand alone sono creati per compiere compiti ben precisi, e il risultato che essi danno dipende da un codice ben definito, che può essere migliorato fino ad ottenere un programma che esegua la propria funzione in maniera impeccabile, a discapito però del range di azione, perché esegue solo ed esclusivamente quello che viene implementato nel codice. Ma l'IA?
L'IA al momento non dà totale affidabilità, per via dei margini di errore che sono ancora presenti, ma al contrario degli algoritmi, l'IA raggiunge un range di argomenti di gran lunga più ampio, grazie al processo di learning che comprende facilmente argomenti limitrofi a quelli di specializzazione dell'IA oggetto.
Quindi:
-Gli algoritmi danno massima affidabilità e stabilità nel proprio compito, ma le funzioni sono più difficili da implementare;
-L'IA è meno affidabile e stabile nel proprio compito, le funzioni sono più facili da implementare e comprendono argomenti limitrofi acquisiti tramite il learning.
Da qui sorgono le domande:
Ci sarà un momento in cui l'IA ci potrà dare la stessa affidabilità e certezza per quanto riguarda la correttezza di un output o di un'elaborazione di dati?
Fino a quel momento, come dovremo usare l'IA?
Ecco, secondo me dovremo puntare non alla completa sostituzione degli algoritmi come obiettivo finale, bensì ad un'integrazione in essi oppure, meglio ancora, utilizzare l'IA per produrre algoritmi, dedicati ad un preciso compito, ma senza implementare l'IA all'interno di essi.
Il risultato di questa "gestione" è il poter usufruire della facilità di implementazione dei compiti all'interno degli algoritmi che ci offre l'IA, lasciando comunque l'affidabilità dell'algoritmo che ne risulta.
In conclusione, l'utilizzo dell'IA, sempre secondo il mio parere, andrebbe limitato alla creazione di algoritmi, dandoci così quella sicurezza nel responso che l'IA, forse, non ci darà mai al 100%.
Cosa ne pensate?
Siete per l'utilizzo degli algoritmi creati con l'aiuto dell'IA ? O per l'implementazione sistemica dell'IA nei software di utilizzo comune (o meno)?
2 - Ragioniamo con l'IA e non facciamo ragionare solo lei
Il supporto che ci dà l'IA, soprattutto i modelli a disposizione del pubblico, potrebbe portare a un'atrofizzazione nel modo di elaborare soluzioni ai problemi che si incontrano nella vita o nel lavoro, agevolando invece l'area del cervello predisposta a porre le giuste domande all'IA per avere queste soluzioni . Probabilmente ci sarà un futuro molto prossimo a noi nel quale le persone avranno una logica molto più portata al creare prompt corretti da sottoporre all'IA piuttosto che una logica efficace nel cercare soluzioni ai problemi con le proprie forze. Ecco, secondo me la dipendenza dall'IA partirà proprio da questo fattore. Come quando è stata inventata la calcolatrice: prima la gente si affidava a "carta e penna" facendo i conti a mano, mentre adesso vediamo calcolatrici dappertutto (uffici, attività commerciali, casse dei supermercati, ecc.). Per l'IA sarà la stessa cosa, ma ingrandita, comprendendo anche altri campi di applicazione della logica.
Come evitare tutto questo? Anche la sola consapevolezza di questo concetto e la sua accettazione aiuteranno nel momento in cui si utilizza l'IA, portando l'utente a rimanere nel proprio campo di logica e utilizzando l'IA come effettivo supporto e non come sostituto del proprio cervello. Un altro comportamento da adottare è il comprendere le risposte e le soluzioni che ci dà (parlando di chat con l'IA), per capire come è arrivata a trovare quella soluzione.
Come farlo nella maniera più immediata durante l'utilizzo? Molte chat IA mostrano il ragionamento che hanno fatto per arrivare alla soluzione. Leggere quel ragionamento prima della risposta è molto importante a livello cognitivo e anche per capire, nel caso in cui l'IA stia sbagliando, dov'è effettivamente l'errore commesso dall'IA in uso.
Usciranno altri post dove dirò la mia sull'IA e su come mitigarne gli effetti negativi che essa potrebbe avere sulla nostra psiche nel futuro.
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1 - Conseguenze mentali dell'IA integrata e non
L'utilizzo dell'IA nella nostra società ci porterà man mano a sviluppare una specie di handicap cognitivo per quanto riguarda anche i ragionamenti di base? E se così fosse, sarà conseguenza diretta del supporto che essa offre, che andrà a sostituire il nostro operato? Oppure ci porterà a una dipendenza dal suo utilizzo ma senza sostituire totalmente il nostro operato?
Da qui sorge un'altra domanda, secondo me molto più importante: Avremo la capacità, in futuro, di tornare ad essere autosufficienti nel caso in cui venga a mancare improvvisamente questo supporto?
Credo che queste siano le domande più importanti da porci per il prossimo futuro.
Nei prossimi post vi dirò le mie idee per salvaguardare l'integrità umana e come secondo me dovremo gestire l'utilizzo dell'IA.
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